Replicanti e processori quantici

Ho visto cose che voi umani...

Autore

Valentina Nardi

Pubblicato

14/07/2022 02:17 PM

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Replicanti e processori quantici. Potrebbe sembrare il titolo dell'ultimo romanzo della Rowling. Invece facciamo riferimento a due notizie recenti che hanno colpito la nostra attenzione.

I've seen things you people wouldn't believe

Il 25 giugno di 40 anni fa usciva, nelle sale cinematografiche americane, Blade Runner di Ridley Scott. Contrariamente a quanto si possa immaginare, la pellicola non fu immediatamente compresa (a mala pena riuscì a coprire i costi di produzione alla fine del 1982) ma nel tempo, raggiunse un livello tale di successo da diventare "IL" film di fantascienza. Innumerevoli le opere successive che hanno tratto ispirazione dall'immaginario cyberpunk evocato in quest'opera cinematografica così visionaria.

Negli anni '80 la tecnologia futuristica era cosa da scrittori e registi

La cosa più tech che avevamo in casa in quel momento erano i computer, poco più che innocue scatole con dei tasti rispetto a quello che abbiamo oggi. Eppure i progressi della tecnologia sono stati talmente tanto rapidi che in poco più di vent'anni, quelle scatole sono diventate sempre più performanti e hanno permesso di spingere la ricerca a fare passi sempre più lunghi in un tempo più breve.

La scienza progredisce di continuo raggiungendo tanti piccoli traguardi che passano come trafiletti di cronaca per poi esplodere in notizie che finiscono in prima pagina. Da informatici seguiamo con attenzione tutti quei piccoli indizi che nel tempo marcano i sentieri di scoperte epocali. Da anni ormai gli scienziati hanno messo le mani in pasta per la realizzazione di un computer quantistico.

Ma la notizia che ha catturato la nostra attenzione arriva in un comunicato Ansa del 25 giugno (stesso giorno dell'anniversario dell'uscita di Blade Runner!). Sulla rivista Nature è stato pubblicato un articolo in cui un team di esperti di informatica quantistica dell’UNSW di Sydney, annunciano di essere riusciti a costruire un processore quantico in silicio, tanto piccolo da poter essere misurato su scala atomica. Il team di ricercatori guidato da Michelle Simmons, ha impiegato 9 anni di studio per realizzare e testare con successo questo circuito destinato ad un compito ben specifico: simulare con precisione il comportamento di molecole organiche.

Un processore capace di simulare una molecola

Un risultato straordinario che potrebbe aiutare a comprendere meglio il mondo della materia intorno a noi, anche su scale infinitesimali. La simulazione molecolare, spalanca possibilità mai nemmeno immaginate prima (o meglio, immaginate solo dai registi) in tantissimi ambiti.

Certo siamo solo agli inizi di questa straordinario viaggio costellato di sfide e insidie, soprattutto etiche. E riguardando Blade Runner alcune tematiche sembrano un po' meno fanta- e più attuali che mai.

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